Dalla Dietista del Centro, Raffella Bosisio
Coltivata da 5000 anni e considerata pianta sacra dagli Incas, la quinoa è l’alimento base delle popolazioni andine. Appartiene alla famiglia delle Chenopodiaceae e viene comunemente considerata un cereale benché sia più corretto classificarla pseudocereale. Pianta resistente, cresce facilmente non richiedendo molte cure. Se ne conoscono molte varietà: la più diffusa è la quinoa red. I semi della pianta vengono macinati ottenendo una farina ricca di amidi. Alimento ideale per i celiaci non contenendo glutine, ha caratteristiche nutrizionali che ne fanno una fonte alimentare molto interessante.
La quinoa è composta per il 60% di carboidrati, il 6% di lipidi e il 15% di proteine. La parte proteica è molto ben equilibrata presentando, unica tra tutti i cereali, un profilo completo di amminoacidi. Infatti sono presenti tutti gli 8 amminoacidi essenziali che l’organismo non è in grado di sintetizzare e che quindi bisogna assumere necessariamente con l’alimentazione.
I semi di quinoa hanno un buon contenuto di fitosteroli, sostanze capaci di ridurre i livelli di LDL-colesterolo nel sangue, e di vitamina E (tocoferolo), nota per la sua proprietà antiossidante che impedisce la perossidazione lipidica contribuendo a mantenere stabile la struttura della membrana cellulare. Dai semi di quinoa sono stati isolati altri antiossidanti tra i quali un flavonoide, la trimetilglicina che è un glicoside oggetto di studi per la sua azione protettrice sul DNA e potenzialmente con attività antitumorale.
Queste caratteristiche fanno della quinoa un alimento importante, non solo per la valenza nutrizionale volta a una sana alimentazione, ma anche come nutraceutico utile nella prevenzione delle malattie dismetaboliche.
Abugoch J. Adv Food Nutr Res. 2009;58:1
Ranilla Lg et al. J Med Food. 2009;12:704