Abbiamo visto l’altro giorno come bere caffè riduca la mortalità; almeno è quello che emerge dall’analisi dello studio EPIC in 10 Paesi Europei. Oggi vi propongo questa “umbrella analysis” dei risultati di quasi 220 meta-analisi che hanno messo in relazione consumo di caffè ed eventi clinici di vario tipo. Una mole di dati impressionante!
Il primo risultato è una conferma: bere 3-4 tazze di caffè (espresso o caffè americano sembrano produrre lo stesso effetto) riduce la mortalità totale (-17%) e la mortalità cardiovascolare (-19%). Bere caffè diminuisce anche il rischio di incorrere in malattie cardiovascolari, metaboliche (diabete e gotta), epatiche e neurologiche, e di sviluppare un cancro, in particolare a prostata, endometrio, pelle e fegato.
In ogni caso, bere caffè dà più benefici che problemi di salute. Non va bene però bere caffè in gravidanza, quando aumenta il rischio di aborto spontaneo e riduce il peso corporeo del nascituro. Nelle donne, ma non nei maschi, il consumo di caffè aumenta il rischio di fratture.
BMJ (IF=20.785) 359:j5024,2017