Dalla Dietista del Centro, Raffaella Bosisio
Gli antiossidanti sono sostanze che allungano la vita degli alimenti impedendone l’ossidazione. Questa, infatti, è la maggior causa di deterioramento di colore, aroma, e gusto degli alimenti. Questi additivi si possono classificare in modi diversi: in base al meccanismo d’azione, alla struttura chimica o alla loro origine. A questa ultima categoria appartengono tre gruppi: i naturali cioè le vitamine e in particolare le vitamine C (acido ascorbico ) ed E (tocoferolo), i naturali-identici che sono composti ottenuti per sintesi chimica dai naturali ma meno costosi per l’industria, e infine i sintetici, i più discussi. L’EFSA (Agenzia Europea per la Sicurezza degli Alimenti) ha approvato l’adozione del BHA (butilidrossianolo) e il BHT (idrossitoluene butilato) nel burro, nei grassi, nei brodi disidratati, nei cereali precotti, nelle patate disidratate, con riserve perché l’esposizione combinata di questi antiossidanti può superare la dose giornaliera accettabile (DGA).
Additivi antiossidanti. E 300-309 ascorbati; E 320-399 lattati; E 330-339 citrati e tartrati; E 340-349 fosfati; E 350-359 malati e adipati; E 360-369 succinati.